La grotta di Theopetra è un sito archeologico situato a Meteora, nella regione greca centrale della Tessaglia. Come risultato degli scavi archeologici che sono stati condotti nel corso degli anni, è stato rivelato che la Grotta di Theopetra è stata occupata da esseri umani già 130000 anni fa. Inoltre, le prove per l'insediamento umano nella Grotta di Theopetra possono essere rintracciate senza interruzioni dal Paleolitico Medio fino alla fine del Neolitico. Questo è significativo, in quanto consente agli archeologi di comprendere meglio il periodo preistorico in Grecia.
Inizia la ricerca
Lo scavo archeologico della Grotta di Theopetra iniziò nel 1987 e proseguì fino al 2007. Questo progetto fu diretto dalla dottoressa Nina Kyparissi-Apostolika, che aveva il titolo di direttrice dell'Ephorate of Palaeoanthroplogy and Speleography durante gli scavi. E' da menzionare che quando i lavori archeologici furono condotti per la prima volta, la Grotta di Theopetra era usata dai pastori locali come un rifugio temporaneo in cui avrebbero tenuto le loro greggi. Si può aggiungere che la Grotta di Teopetra fu la prima grotta in Tessaglia ad essere stata scavata archeologicamente, e anche l'unica in Grecia ad avere una sequenza continua di depositi dal Paleolitico Medio fino alla fine del Neolitico. Questo è significativo, in quanto ha permesso agli archeologi di comprendere meglio la transizione dal modo di vivere del paleolitico al neolitico nella Grecia continentale.
Diverse scoperte interessanti sono state fatte attraverso lo studio archeologico della Grotta di Theopetra. Uno di questi, ad esempio, riguarda il clima nell'area nel periodo in cui la caverna era occupata. Conducendo analisi micromorfologiche sui campioni di sedimenti raccolti da ogni strato, gli archeologi sono stati in grado di determinare che durante l'occupazione della grotta c'erano stati periodi caldi e freddi. A seguito di questi cambiamenti climatici, anche la popolazione della grotta ha subito fluttuazioni.
Il muro più antico del mondo
Un'altra affascinante scoperta della Grotta di Theopetra sono i resti di un muro di pietra che un tempo chiudeva parzialmente l'ingresso della grotta. Questi resti sono stati scoperti nel 2010, e utilizzando un metodo relativamente nuovo di datazione noto come Optically Stimulated Luminescence, gli scienziati sono stati in grado di datare questo muro a circa 23.000 anni. L'età di questo muro, che coincide con l'ultima era glaciale, ha portato i ricercatori a suggerire che il muro fosse stato costruito dagli abitanti della grotta per proteggersi dal freddo esterno. È stato affermato che questa è la struttura artificiale più antica conosciuta in Grecia e forse anche nel mondo.
Un anno prima di questa incredibile scoperta, venne fato l'annuncio che erano state scoperte le tracce di almeno tre impronte di ominide impresse sul morbido pavimento di terra della grotta. In base alla forma e alle dimensioni delle impronte, è stato ipotizzato che fossero state lasciate da alcuni bambini di Neanderthal, di età compresa tra due e quattro anni, che avevano vissuto nella grotta durante il Paleolitico medio.
Nel 2009, la grotta di Theopetra è stata ufficialmente aperta al pubblico, anche se è stata temporaneamente chiusa un anno dopo, in quanto i resti del muro di pietra vennero scoperti in quell'anno. Anche se il sito archeologico è stato in seguito riaperto, è stato chiuso ancora una volta nel 2016, e rimane così per motivi di sicurezza, cioè per il rischio di frane.
Inizia la ricerca
Lo scavo archeologico della Grotta di Theopetra iniziò nel 1987 e proseguì fino al 2007. Questo progetto fu diretto dalla dottoressa Nina Kyparissi-Apostolika, che aveva il titolo di direttrice dell'Ephorate of Palaeoanthroplogy and Speleography durante gli scavi. E' da menzionare che quando i lavori archeologici furono condotti per la prima volta, la Grotta di Theopetra era usata dai pastori locali come un rifugio temporaneo in cui avrebbero tenuto le loro greggi. Si può aggiungere che la Grotta di Teopetra fu la prima grotta in Tessaglia ad essere stata scavata archeologicamente, e anche l'unica in Grecia ad avere una sequenza continua di depositi dal Paleolitico Medio fino alla fine del Neolitico. Questo è significativo, in quanto ha permesso agli archeologi di comprendere meglio la transizione dal modo di vivere del paleolitico al neolitico nella Grecia continentale.
Diverse scoperte interessanti sono state fatte attraverso lo studio archeologico della Grotta di Theopetra. Uno di questi, ad esempio, riguarda il clima nell'area nel periodo in cui la caverna era occupata. Conducendo analisi micromorfologiche sui campioni di sedimenti raccolti da ogni strato, gli archeologi sono stati in grado di determinare che durante l'occupazione della grotta c'erano stati periodi caldi e freddi. A seguito di questi cambiamenti climatici, anche la popolazione della grotta ha subito fluttuazioni.
Il muro più antico del mondo
Un'altra affascinante scoperta della Grotta di Theopetra sono i resti di un muro di pietra che un tempo chiudeva parzialmente l'ingresso della grotta. Questi resti sono stati scoperti nel 2010, e utilizzando un metodo relativamente nuovo di datazione noto come Optically Stimulated Luminescence, gli scienziati sono stati in grado di datare questo muro a circa 23.000 anni. L'età di questo muro, che coincide con l'ultima era glaciale, ha portato i ricercatori a suggerire che il muro fosse stato costruito dagli abitanti della grotta per proteggersi dal freddo esterno. È stato affermato che questa è la struttura artificiale più antica conosciuta in Grecia e forse anche nel mondo.
Un anno prima di questa incredibile scoperta, venne fato l'annuncio che erano state scoperte le tracce di almeno tre impronte di ominide impresse sul morbido pavimento di terra della grotta. In base alla forma e alle dimensioni delle impronte, è stato ipotizzato che fossero state lasciate da alcuni bambini di Neanderthal, di età compresa tra due e quattro anni, che avevano vissuto nella grotta durante il Paleolitico medio.
Nel 2009, la grotta di Theopetra è stata ufficialmente aperta al pubblico, anche se è stata temporaneamente chiusa un anno dopo, in quanto i resti del muro di pietra vennero scoperti in quell'anno. Anche se il sito archeologico è stato in seguito riaperto, è stato chiuso ancora una volta nel 2016, e rimane così per motivi di sicurezza, cioè per il rischio di frane.
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