La Locusta delle Montagne Rocciose (Melanoplus spretus) è stata una
razza di locuste che colonizzava quasi l'intera metà occidentale
degli Stati Uniti e alcune parti occidentali del Canada fino a metà del
19° secolo.
Gli avvistamenti di questo insetto parlano di sciami così grandi che il
numero di individui che li componevano era notevolmente più alto di
quello degli sciami di altre specie di locuste. Un avvistamento famoso
parla di uno sciame grande circa 513.000 chilometri quadrati, più grande
dell'intera California, si stima pesasse 27.500.000 di tonnellate ed
era composto da aprossimativamente 12,5 trilioni di esemplari. La più
grande concentrazione di animali mai vista prima.
Meno di 30 anni dopo questo evento la locusta in questione pare
completamente scomparsa con un ultimo avvistamento avvenuto nel 1902 nel
sud del Canada. E poichè nessuno pensava che un animale capace di
raggiungere tali concentrazioni potesse estinguersi sono stati raccolti
molto pochi campioni (alcuni esemplarti sono stati trovati conservati
nel ghiaccio del Gasshopper Glacier nel Montana).
Nonostante le cavallette provochino danni ingenti alle colture ancora
oggi, non raggiungeranno mai il potenziale distruttivo delle locuste. Se
questa locusta fosse sopravvisuta fino ai giorni nostri l'agricoltura
degli Stati Uniti e del Canada avrebbe dovuto adattarsi ad essa. Il Nord
America, insieme con l'Antartide sono, infatti, i soli continenti che
non hanno una propria specie di locuste con la quale fare i conti.
Gli ultimi sciami della Locusta delle Montagne Rocciose sono stati
avvistati tra il 1873 e il 1877, anni nei quali queste terribili locuste
hanno provocato danni per 200.000.000 di dollari in Colorado, Kansas,
Minnesota, Missouri, Nebraska, e altri stati.
Le cause della sua estinzione non sono chiare ma potrebbe essere stata
provocata dall'agricoltura intensiva e dalle irrigazioni che hanno
modificato sensibilmente il ritmo di vita naturale degli insetti. I
rapporti risalenti all'epoca dell'estinzione riportano che i coltivatori
distruggevano circa 150 uova di questo animale ogni pollice quadrato
(circa 3 centimetri quadrati) di territorio arato o irrigato.
Poichè la locusta è una variante delle cavallette che compare quando il
numero di queste ultime raggiunge una certa densità, si è teorizzato che
la Locusta delle Montagne Rocciose in realtà non sia affatto estinta ma
che semplicemente non si siano ancora verificate le condizioni giuste
perchè le cavallette delle Montagne Rocciose si trasformino nella temuta
locusta.
Sono stati fatti numerosi esperimenti con gruppi molti grandi di
cavallette per vedere se il fenomeno della comparsa delle locuste si
verificava ma con risultati nulli.
Il confronto del DNA mitocondriale di esemplari conservati nei musei con
specie affini di cavallette ha portato a ritenere la Locusta delle
Montagne rocciose una specie distinta ed ora estinta, probabilmente
imparentata con la cavalletta Melanopus bruneri.
Nessun commento:
Posta un commento