Il pidocchio è un insetto dell'ordine degli Anopluri.
Questi parassiti vivono sull'uomo, sul cuoio capelluto (Pediculus humanus capitis) o sul corpo (Pediculus humanus corporis) causando la pediculosi, o sui peli del pube (Phthirus pubis, o piattola, causa della pediculosi del pube).
Il Pthirus Pubis, vive e si riproduce tra il pelo del pube, delle ciglia e delle sopracciglia.
Il Pediculus Humanus capitis, detto anche pidocchio, infesta il cuoio capelluto.
Le lendini sono deposte in gran parte dietro le orecchie e sulla nuca, aderiscono al capello grazie ad una sostanza adesiva che viene emessa dalla femmina e che è resistente all'acqua e all'azione di pettini e spazzole; si schiudono dopo una settimana, dieci giorni.
Le larve che ne escono, molto simili ai pidocchi adulti, si nutrono già di sangue. Questo stadio dura da sette a quindici giorni. L’infestazione di questi parassiti viene comunemente denominata “pediculosi”
Il pidocchio si nutre di sangue che aspira pungendo il cuoio
capelluto, e causando un forte prurito. Il pidocchio è un ectoparassita, obbligato cioè a parassitare un ospite specifico: attua l’intero ciclo vitale sul
cuoio capelluto dell’uomo.
I pidocchi dell'uomo possono dunque vivere solo a
contatto con il corpo umano e non possono contagiare gli animali e viceversa. I pidocchi non possono né saltare né volare, ma possono
arrampicarsi molto rapidamente e si diffondono facilmente, tramite
contatto fisico fra le persone. Tipica è la diffusione tra bambini che giocano a stretto contatto.
Prevenzione.
Il modo più sicuro per prevenire l'infestazione da pidocchi è di
osservare giornalmente il cuoio capelluto, nel caso si dovesse
riscontrare la presenza di lendini, esse devono essere sfilate
immediatamente. Questa operazione può essere fatta manualmente o
aiutandosi con un pettine fitto bagnato di aceto caldo. L'aceto grazie al ph acido discioglie la sostanza adesiva che fissa le lendini al capello.
Il pidocchio non fa distinzione tra una testa appena lavata e una sporca. Infatti l'infestazione da pidocchi, al contrario di quanto si pensa, non è tipica delle persone con scarsa igiene personale, ma può colpire chiunque nelle giuste circostanze.
Se si scopre che un membro della famiglia è affetto da pediculosi è consigliabile
controllare la testa a tutti. Quando è colpito un bimbo occorre avvertire immediatamente la scuola, in modo che anche gli altri compagni di classe siano controllati.
Terapia.
Per prima cosa sarebbe sempre bene
scegliere con oculatezza il prodotto da usare, magari facendosi
consigliare dal farmacista; tra le preparazioni ad uso topico sono da
preferire creme, gel o schiume, anziché le lozioni che potrebbero
risultare molto irritanti in special modo per i bambini e per alcuni
soggetti asmatici.
Poi il solo uso dello shampoo non è
consigliabile in quanto il tempo di contatto con il cuoio capelluto è
molto breve e poi perché il principio attivo si diluisce con l’acqua
rendendolo meno efficace.
Da considerare che le istruzioni d’uso
sui prodotti vanno seguite scrupolosamente, sia nei tempi che nei metodi
di applicazione, in quanto molti insuccessi sono dovuti proprio ad un
errato utilizzo dei preparati antiparassitari. (fonte)
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