La Patata è un tubero, che quindi vegeta sottoterra e se esposto all’aria può subire alterazioni. In particolare la patata produce solanina, sostanza tossica presente anche in pomodori e melanzane, la cui ingestione in elevate quantità provoca sonnolenza, emolisi e problemi gastrici e se assunta in dosi molto elevate può risultare mortale. La solanina può anche provocare malformazioni nel feto qualora a mangiare i tuberi alterati fosse una donna incinta.
Nelle patate la solanina si concentra soprattutto in foglie e fusti ma inizia a formarsi anche nei tuberi se esposti alla luce solare. Patate verdognole e piene di germogli o dall’aspetto vecchio e rugoso contengono maggiori quantità di solanina. Importante per evitare ciò è la conservazione, che deve avvenire in luogo buio, asciutto e fresco.
I nostri sensi, poi, ci avvisano del pericolo: al di sopra dei 14 mg/100g le patate assumono un sapore amarognolo e intorno a 20 mg/100g, limite di concentrazione oltre il quale diventano pericolose, generano una sensazione di bruciore nella bocca e nella gola.
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