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sabato 18 maggio 2013

Animali velenosi - Vipera di Russell


La Vipera di Russell (Daboia Russeli) è un grosso viperide che può superare il metro e mezzo di lunghezza, ha la testa triangolare e una colorazione di fondo della livrea solitamente brunastra o tendente ad un colore aranciato con tre serie di macchie circolari di colore marrone scuro bordate di nero per la lunghezza del suo corpo.

E' diffusa in buona parte del Sud-Est Asiatico: Pakistan, India Sri Lanka, Bangladesh, Nepal, ecc. Non ha un habitat specifico anche se evita i boschi fitti e le zone umide come paludi e foreste pluviali. La si trova preferibilmente in zone aperte ma anche in boschetti e piantagioni delle pianure costiere e in collina.

E' un animale terrestre, attivo soprattutto di notte. Durante le giornate più fredde può però modificare le sue abitudini, diventando più attivo di giorno. La sua dieta è essenzialmente costituita da insetti, piccoli rettili come le lucertole e topi negli esemplari giovani e da mammiferi, topi ed altri piccoli serpenti negli esemplari adulti. I giovani possono essere cannibali.

Questa specie è molto pericolosa per l'uomo, detiene infatti il triste record di animale più velenoso dell'India, dove ogni anno circa 10.000 persone muoiono in seguito al suo morso. Questa specie non è particolarmente aggressiva, tuttavia in genere non avverte il malcapitato della sua presenza (al contrario di serpenti più aggressivi e velenosi come il cobra o il mamba), mordendolo quando questo è inconsapevolmente molto vicino al serpente.

L'elevata mortalità è da attribuirsi, oltre alla scarsa tendenza dell'animale ad allontanarsi, alla convivenza con l'uomo con il quale condivide il territorio e, soprattutto, al fatto che non vengono osservate le più comuni precauzioni; ad esempio, la maggior parte dei contadini di queste zone molto povere non può permettersi di indossare calzature adeguate, e ciò aumenta la loro vulnerabilità, e di conseguenza la mortalità.

Il veleno contiene tossine ad azione emotossica (distrugge i globuli rossi del sangue) e citotossica (danneggia le cellule). Il veleno produce immediatamente un forte dolore nella zona del morso, dopo circa 20 minuti si possono avere emorragie alla bocca, alle gengive. Nei casi più gravi si possono  avere emorragie sistemiche, trombosi, blocco renale (che si verifica in circa il 30% dei morsi non trattati), blocco cardiaco o respiratorio. La morte può avvenire dopo 1-14 giorni e anche oltre.

In caso di sopravvivenza al morso, il veleno può avere gravi conseguenza permanenti come problemi alle ghiandole endocrine del corpo e sterilità. Infatti, secondo uno studio recentemente pubblicato su Lancet, il 29% di coloro che non soccombono al morso della Vipera di Russel sviluppa l'ipopituitarismo, una disfunzione causata dall'improvvisa riduzione nella secrezione di ormoni prodotti dall'ipofisi. 
Le conseguenze sono perdita di barba e peli pubici per gli uomini, delle curve su seno e fianchi per le donne e, per entrambi, la sterilità. Nei casi più gravi il morso di questo rettile può portare fino alla perdita di alcune funzioni cerebrali e alla pazzia. 

La dose di veleno iniettata dall'animale con il morso va da 21 mg fino a 270 mg. In generale 40-70 mg di veleno sono sufficienti ad uccidere un uomo.

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