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venerdì 17 maggio 2013

Perché si è estinto l’uomo di Neanderthal?



Il periodo del paleolitico medio (tra 200 mila e 40 mila anni fa) in Europa vide l’ascesa e il successivo declino dell’Uomo di Neanderthal, ominide strettissimo parente dell’homo sapiens, convissuto con quest’ultimo nell’ultimo periodo della sua esistenza (scomparve circa 30 mila anni fa). I motivi della sua estinzione sono tuttora oggetto di ipotesi scientifiche: c’è chi sostiene vi sia stata una ibridazione tra le due specie, chi pensa a una cruenta eliminazione fisica, chi si sia trattato di una competizione culturale. Secondo un recente studio fu la scarsa capacità dei Neanderthal di suddividere con efficacia i compiti tra i sessi a condannare la specie.

Nel 2005 sul Journal of Economic Behaviour and Organization Jason Shogren, economista dell'Università del Wyoming di Laramie, pubblica con i suoi collaboratori un articolo in cui avanza una teoria sulla scomparsa dell'uomo di Neandertal. Lo studioso avanza l'ipotesi che H. neanderthalensis si sia dovuto scontrare con la particolare cultura dell'H. sapiens: questa cultura si basava su tecniche avanzate di commercio, cosa che portava più tempo libero rispetto a una cultura basata sulla caccia. Il tempo libero ottenuto avrebbe permesso lo sviluppo di specializzazioni non strettamente legate alla sussistenza, come costruire utensili sempre più complessi o dedicarsi all'arte. La complessità e la versatilità di una tale cultura avrebbe avuto esito fatale per la più "tradizionale" cultura dei Neandertal. (fonte Wikipedia)

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