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giovedì 11 luglio 2013

Da cosa deriva la parola libro?


La parola "libro" deriva dal latino "librum" che indica una delle tre parti in cui è suddivisa la corteccia degli alberi. Si trova subito sotto la corteccia esterna dell'albero e in essa si trovano molti canali attraverso i quali passano gli zuccheri e le sostanze nutritive elaborate dalle foglie e che nutrono l'albero.
In origine i libri si presentavano come rotoli, basti pensare ai papiri egiziani o alle pergamene.
Il libro cominciò ad avere la forma del codice, che è la forma dei libri moderni, a partire dal IV secolo d.c. Buona parte degli antichi codici sono arrivati fino a noi grazie all'opera dei monaci medievali che li ricopiavano fedelmente a mano.
L'invenzione della carta si fa risalire al cinese Ts'ai Lun che nel II secolo a.c. realizzo un primo foglio derivato da un impasto di materiali fibrosi (lino, canapa, cotone). In Europa fu portata dagli arabi solo nel VIII secolo.
Solo nel 1800 si cominciò ad usare un impasto di cellulosa per fabbricare la carta e in questo modo vennero notevolmente ridotti i costi rendendo la carta un bene accessibile alle masse così come anche i libri su di essa stampati.
Anche la parola "bliblioteca" ha un'origine simile. essa deriva, infatti dall'unione di due parole greche: βιβλίον (biblíon, "libro", "opera") e θήκη (théke, "scrigno", "ripostiglio"). La parola βιβλίον deriva dalla parola βίβλος (bíblos) che era il nome dato alla corteccia interna del papiro. 

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