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giovedì 13 giugno 2019

La grande carestia irlandese



Alcuni di voi potrebbero aver sentito parlare della "grande carestia irlandese" durata dal 1845 al 1849. Ciò che forse non sapete, tuttavia, è stato l'impatto che ha avuto sull'Irlanda.

Il famoso storico e autore, Tim Pat Coogan, descrive la Carestia come l'Olocausto d'Irlanda - un genocidio.

Le cifre ufficiali parlano di 1 milione di morti, ma la verità è che non sapremo mai il numero reale. Ci ritorneremo tra un po'.

Durante gli anni Quaranta dell'Ottocento una piaga colpì la pianta di patata ed ebbe ripercussioni su gran parte dell'Europa, prima di raggiungere infine le coste irlandesi.

La piaga devastò gran parte dell'Europa ma colpì l'Irlanda nel modo peggiore.

Ecco perché.

Nell'Irlanda del 17° e 18° secolo, i cattolici irlandesi erano pesantemente discriminati, nonostante questi individui costituissero la stragrande maggioranza nel paese.

Le leggi penali proibivano ai cattolici irlandesi di acquistare o addirittura affittare terreni, di praticare la propria religione o di ottenere un'istruzione (c'erano scuole illegali, le  hedge school, che erano state istituite per dare di nascosto un'educazione agli studenti cattolici).

La patata fu introdotta in Irlanda nel XVII secolo e alla fine divenne nota come il cibo per i poveri, specialmente in inverno.

Come accennato, ai cattolici irlandesi era impedito di acquistare terreni, così spesso la terra che veniva loro data era praticamente sterile, e la patata era una delle poche colture che potevano crescervi.

Tutti questi elementi combinati significavano che la principale fonte di cibo dell'Irlanda era, in effetti, la patata.

E poi arrivò la piaga.

Considerando che così tante persone dipendevano dalla patata, la fame si diffuse ovunque.

Quindi si creò una situazione in cui milioni di persone erano costrette a coltivare orribili appezzamenti di terra sui quali non cresceva nulla se non la patata, rese dipendenti da una mono cultura il cui raccolto andò perso.

Eppure le cose peggiorarono ulteriormente.

Nonostante il fatto che la gente morisse di fame ovunque sull'isola, l'esportazione di cibo dall'Irlanda al Regno Unito continuò. Non solo continuò ma crebbe.

Christine Kinealy, una studiosa di Great Hunger, docente e professore alla Drew University ha pubblicato le sue conclusioni:

"Quasi 4.000 navi trasportavano cibo dall'Irlanda ai porti di Bristol, Glasgow, Liverpool e Londra durante il 1847, mentre 400.000 uomini, donne e bambini irlandesi morivano di fame e per le malattie correlate"

La pagina relativa alla grande carestia su Wikipedia

Una delle cifre più impressionanti delle esportazioni riguardò il burro. Il burro veniva spedito in barili, ognuno dei quali conteneva 9 galloni imperiali (41 litri). Nei primi nove mesi del 1847, 56.557 barili (509.010 galloni imperiali pari a 2.314.000 litri) furono esportati dall'Irlanda a Bristol, e 34.852 barili (313.670 galloni imperiali pari a 1.426.000 litri) furono spediti a Liverpool, che si correla con i 822.681 galloni imperiali (3.739.980 litri) di burro esportato in Inghilterra dall'Irlanda durante i nove mesi dell'anno peggiore della carestia. Il problema in Irlanda non era la mancanza di cibo, che era abbondante, ma il suo prezzo, che era al di là della portata dei poveri.

Una volta scoperto quali furono le cause approssimative della carestia, concentriamoci ora sui costi effettivi.

Nel 1841 fu fatto un censimento nel paese.

Ne risultarono 8,4 milioni di persone che vivevono sull'Isola d'Irlanda (questo è importante perchè l'Irlanda non sarebbe stata divisa in Nord e Sud se non più di 70 anni dopo)

Come accennato, la carestia è iniziata nel 1845. Dieci anni dopo, nel 1851, la popolazione era di 5,1 milioni, una diminuzione di oltre il 20%.
Come già detto, il vero bilancio delle vittime non è conosciuto e probabilmente non lo sarà mai.

Milioni di persone lasciarono l'Irlanda per andare altrove e l'unico mezzo di trasporto era attraverso la navigazione.

Le navi che queste persone usavano divennero note come "navi bara". Furono chiamate così per una buona ragione: un tasso di mortalità del 30% su queste barche era la norma.

Quindi, su queste barche si trovavano milioni di persone il cui tasso di mortalità era del 30% per ciascuna di esse.

La popolazione irlandese non ha mai recuperato il vecchio numero di abitanti e anzi ha continuato a diminuire con il passare degli anni.

Nel 1911, c'erano 3,14 milioni di persone su tutta l'isola d'Irlanda.
In un periodo di 70 anni (1841 - 1911), la popolazione irlandese è scesa di 5,26 milioni.

Alcuni aggiornamenti recenti.

Alcune ossa sono emerse dalle acque canadesi ed appartengono a 3 bambini che erano partiti con una nave bara. Questa in particolare affondò.

Nel 1847, il popolo nativo americano dei Choctaw donò $170 dollari al fondo di soccorso per la Carestia. Questo accadde al culmine del loro stesso "olocausto", il Trail of Tears.
Questo atto disinteressato non è mai stato dimenticato dal popolo irlandese.

Fonte

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