I primi sintomi dell’epatite B, che si trasmette attraverso il sangue e i rapporti sessuali e di cui soffre circa un milione di persone in Italia, spesso compaiono qualche tempo dopo il contagio, da 20 fino a 180 giorni dopo. In questo periodo la persona non accusa disturbi, anche se il virus si sta’ moltiplicando nell’organismo. I segni esteriori, non sempre manifesti, talvolta somigliano a quelli di una comune influenza: febbre, nausea, debolezza, malessere generalizzato. Possono presentarsi, però, anche segni più sospetti, come modificazione del colore delle urine, che diventano più scure e delle feci, che, invece, diventano più chiare, La pelle e la sclera (la parte bianca dell’occhio), inoltre, tendono ad assumere un colore giallastro. Se compaiono questi segni esteriori, è necessario sottoporsi immediatamente agli esami del sangue.
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