L’origine del nome del cappuccino andrebbe ricercata alla fine
del XVII secolo a Vienna, legata a Marco d’Aviano, frate che contribuì alla
sconfitta degli Ottomani nel 1683. Ritiratisi, i turchi lasciarono in città
grandi sacchi di caffè, la loro bevande tradizionale, e questo “bottino” fu
utilizzato dai viennesi per l’apertura delle prime “botteghe”. Quando il frate
assaggiò il caffè, lo trovò amaro e suggerì con successo l’aggiunta di latte.
La nuova bevanda aveva il colore del suo saio di cappuccino, di qui il nome.
Ad oggi non si trova traccia alcuna di questa storia in nessuna delle
biografie e dei libri su padre Marco, né in altre opere relative
all'assedio di Vienna, ed essa compare per la prima volta soltanto nella
seconda metà degli anni ottanta del Novecento, sui rotocalchi
della stampa popolare austriaca, senza alcuna attribuzione o
indicazione di alcuna fonte storica o comunque riconosciuta; la favola,
inoltre, è stata smentita anche dal massimo conoscitore di tutto ciò che
riguarda la vita del beato Marco d'Aviano. Anche il Grande dizionario della lingua italiana
non cita alcun esempio precedente al XX secolo per questa accezione del
termine. È pertanto da considerarsi erronea l'attribuzione della
bevanda ai caffè viennesi di fine Seicento.
Una simile leggenda è sorta intorno alla nascita della brioche, che viene però collegata all'assedio di Budapest
di qualche anno dopo.
È probabile che il nomignolo della bevanda derivi
invece dal biancore del latte solitamente circondato dall'anello scuro
del caffè, simile all'ampia tonsura dei cappuccini, o forse dal colore della bevanda, simile a quella del loro saio.
Fonte: Wikipedia
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