L'Oleandro (Nerium oleander) è un arbusto sempre verde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae ed è originario dell'Asia. E' diffusamente coltivato nel bacino del Mediterraneo, e anche in Italia, a scopo ornamentale.
Si presenta come un arbusto non molto alto, poco ramificato e la pianta è caratterizzata da fusti che partono dalla base e si allungano arcuandosi verso l'esterno. Può essere anche coltivato anche ad albero, specie per ornare i viali e le strade.
Le foglie sono strette e lanceolate, lucide e di un verde intenso, i fiori sono molto vistosi e belli di colore rosa o bianco o rosso. Le varietà selvatiche hanno un fiore semplice mentre quelle coltivate possono avere anche fiori doppi in genere profumati.
L'Oleandro è una pianta rustica che si adatta bene a molti tipi di terreno, il che la rende ideale per i giardini. Il Il solo difetto è che soffre il freddo, quindi nelle zone più fredde bisogna proteggerlo in inverno.
Detto questo, bisogna sapere che l'Oleandro è una delle piante più tossiche che si conoscano.
Chi decide di coltivare questo arbusto a scopo ornamentale, deve tenere bene in considerazione questa cosa.
La pianta nella sua interezza è tossica per tutti i tipi di animali.
Se ingerita porta a:
- tachicardia con aumento della frequenza respiratoria;
- disturbi gastrici, tra cui vomito, nausea e bruciore;
- disturbi sul sistema nervoso centrale, tra cui assopimento.
La sua tossicità è dovuta alla presenza di diversi alcaloidi, tra cui l'oleandrina che è un inibitore della pompa sodio-potassio, che è il meccanismo responsabile dello scambio di sostanze attraverso le membrane cellulari.
Ma l'Oleandro contiene anche altri principi tossici, come i cardenolidi, che sono un insieme di sostanze che influiscono sul funzionamento del cuore portando alla tachicardia.
Gli animali più colpiti sono cavalli, bovini, piccoli carnivori i primi perchè possono ingerirlo e quindi morire in seguito a collasso cardio-respiratorio, i secondi perchè nascondendosi tra gli arbusti possono respirarne le esalazioni specialmente quando la temperatura è alta.
In passato alcune persone sono morte per aver usato i rami dell'Oleandro come spiedi per cucinare.
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