Per “arte marziale” (da Marte dio della guerra) si intende
una disciplina legata al combattimento corpo a corpo basata su un codice
interno di regole e tecniche fondate a loro volta su principi culturali, fisici e filosofici. Le arti
marziali più importanti e praticate oggi anche in occidente si sono sviluppate
in Estremo Oriente e la maggior parte di esse deriva da alcune tecniche di
lotta per difesa personale messe a punto da monaci della Cina settentrionale
intorno all’VIII secolo a.C. Queste tecniche ebbero grande impulso intorno al
VI secolo a.C. quando entrarono in contatto coi principi filosofici del
buddismo, trasformandosi in vere “arti”.
Il termine è entrato nell'uso comune agli inizi degli anni sessanta quando vennero introdotte in occidente le arti marziali orientali e talvolta viene associato solo a queste ed in particolare alle arti marziali cinesi, giapponesi e coreane. In realtà già dal 1500 i sistemi di combattimento in Europa venivano definiti in questo modo, un manuale inglese di scherma del 1639, in particolare, lo utilizzava riferendosi specificatamente alla "scienza e arte" del duello di spade, facendolo derivare dal latino poiché "arte marziale" significa letteralmente "arte di Marte", il dio romano della guerra.
Oggi, le arti marziali vengono studiate per varie ragioni: ottenere abilità di combattimento, autodifesa, sport, salute fisica e come forma di ginnastica, autocontrollo, meditazione, responsabilizzazione sull'uso della forza, acquisire confidenza col proprio corpo, sicurezza nelle proprie capacità e consapevolezza dei propri limiti.
Per approfondire: arti marziali
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