Le barriere coralline sono grandi distese di scheletri
calcarei di coralli, minuscoli animali polipoidi di pochi millimetri che vivono
in colonie sterminate nutrendosi di piccoli organismi che catturano grazie a
otto tentacoli e riproducendosi per gemmazione o per via sessuale, facendo
crescere la struttura delle colonie di qualche centimetro l’anno. I coralli
hanno uno scheletro esterno calcareo, durissimo, che sopravvive alla morte
dell’animale e la cui sedimentazione col tempo contribuisce a formare vere e
proprie formazioni rocciose sottomarine lunghe anche diverse centinaia di km.
Questo tipo di ambiente è unico in quanto le barriere hanno creato delle isole e delle lagune in mari profondi, modificando sia il fondo sia le coste (tipiche perchè ricoperte di sabbia finissima, frutto dell'erosione marina sui coralli e dell'azione di alcuni pesci che si cibano dei polipi).
In Australia, al largo delle coste del Queensland, si snoda la più grande barriera corallina del mondo: 2.900 barriere collegate tra loro, 900 isole, 345.000 chilometri quadrati, oltre 2.200 km di lunghezza. Ospita circa 1.500 specie di pesci.
Per tutta la storia della Terra, già a partire da pochi miloni di anni dopo il primo sviluppo di scheletri o gusci mineralizzati, e quindi solidi, da parte di organismi marini, si sono quasi sempre costituite nel tempo delle biocostruzioni simili alle barriere coralline, quando le condizioni di caldo e luminosità del mare erano favorevoli. Oggi i resti di tali barriere sono rinvenibili fossilizzati nei sedimenti.
I periodi di massimo sviluppo di queste costruzioni sono stati nel Cambriano medio (da 513 milioni a 501 milioni di anni fa), Devoniano (da 416 milioni a 359 milioni) e Carbonifero (da 359 milioni a 299 milioni), principalmente ad opera dei tetracoralli che si estinsero alla fine del Permiano. Nel Cretaceo superiore (da 100 milioni a 65 milioni) e Neogene (da 23 milioni di anni fa ad oggi), ad opera degli Scleractinia.
Non tutte le barriere biocostruite nel passato sono state create da coralli: nel Cambriano (da 542 milioni a 513 milioni) furono prodotte da alghe calcaree e da archaeocyatha (piccoli animali con forma conica) e alla fine del Cretaceo (da 100 milioni a 65 milioni), quando esistevano barriere formate da un gruppo di molluschi bivalvi chiamate rudiste, in cui una delle due valve costituiva la principale struttura conica e l'altra, molto più piccola fungeva, da opercolo.
Le stesse Dolomiti sono state create dall'accumulo di sedimenti di conchiglie e coralli che vissero nel Triassico, circa 250 milioni di anni fa, e che nel tempo si sono compattate, modificate, innalzate ed erose fino a diventare le montagne attuali.
Questo tipo di ambiente è unico in quanto le barriere hanno creato delle isole e delle lagune in mari profondi, modificando sia il fondo sia le coste (tipiche perchè ricoperte di sabbia finissima, frutto dell'erosione marina sui coralli e dell'azione di alcuni pesci che si cibano dei polipi).
In Australia, al largo delle coste del Queensland, si snoda la più grande barriera corallina del mondo: 2.900 barriere collegate tra loro, 900 isole, 345.000 chilometri quadrati, oltre 2.200 km di lunghezza. Ospita circa 1.500 specie di pesci.
Per tutta la storia della Terra, già a partire da pochi miloni di anni dopo il primo sviluppo di scheletri o gusci mineralizzati, e quindi solidi, da parte di organismi marini, si sono quasi sempre costituite nel tempo delle biocostruzioni simili alle barriere coralline, quando le condizioni di caldo e luminosità del mare erano favorevoli. Oggi i resti di tali barriere sono rinvenibili fossilizzati nei sedimenti.
I periodi di massimo sviluppo di queste costruzioni sono stati nel Cambriano medio (da 513 milioni a 501 milioni di anni fa), Devoniano (da 416 milioni a 359 milioni) e Carbonifero (da 359 milioni a 299 milioni), principalmente ad opera dei tetracoralli che si estinsero alla fine del Permiano. Nel Cretaceo superiore (da 100 milioni a 65 milioni) e Neogene (da 23 milioni di anni fa ad oggi), ad opera degli Scleractinia.
Non tutte le barriere biocostruite nel passato sono state create da coralli: nel Cambriano (da 542 milioni a 513 milioni) furono prodotte da alghe calcaree e da archaeocyatha (piccoli animali con forma conica) e alla fine del Cretaceo (da 100 milioni a 65 milioni), quando esistevano barriere formate da un gruppo di molluschi bivalvi chiamate rudiste, in cui una delle due valve costituiva la principale struttura conica e l'altra, molto più piccola fungeva, da opercolo.
Le stesse Dolomiti sono state create dall'accumulo di sedimenti di conchiglie e coralli che vissero nel Triassico, circa 250 milioni di anni fa, e che nel tempo si sono compattate, modificate, innalzate ed erose fino a diventare le montagne attuali.
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