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giovedì 27 febbraio 2020

Scoperte in Spagna 25 antiche tombe di guerrieri piene d’oro.

Gli archeologi che lavorano in Spagna hanno scoperto 25 tombe che si pensa appartengano a dei guerrieri aristocratici e che contengono cumuli di manufatti e oro. Le tombe risalgono a circa 2.600 anni fa e centinaia di reliquie sono state recuperate, insieme a oltre 400 ossa di animali, il che suggerisce che il sacrificio di animali faceva parte dei riti funerari.

La penisola iberica, che oggi comprende Spagna, Portogallo, Andorra, piccole aree della Francia e Gibilterra, fu popolata per la prima volta dagli ominidi circa 1,2 milioni di anni fa e si dice che questo territorio antico e molto vissuto abbia ospitato il controverso ultimo gruppo di appartenenti del popolo dei Neanderthal. La regione contiene anche imponenti esempi di arte paleolitica, simili a quelle trovate nelle grotte della Francia meridionale. Questa sede tradizionale delle prime civiltà dell'Europa occidentale divenne una posizione coloniale strategica per via della sua terra ricca di minerali.

Posizionando la nuova scoperta in questo contesto, il libro di Tom Moore e Xosê-Lois Armada del 2012 Atlantic Europe in the First Millennium BC: Crossing the Divide dice: “Le prime prove di un'aristocrazia emergente nel nord-est della penisola iberica si possono dedurre dalla comparsa di sepolture di individui armati, stele antropomorfe, banchetti metallici e, infine, tombe che divennero luoghi di culto”.

Le nuove scoperte

Un'équipe di archeologi che sta scavando in Castilla-La Mancha, nella parte centrale della penisola iberica che occupa la maggior parte del sub-altopiano meridionale, ha raccontato ai media spagnoli l’incredibile scoperta di 25 tombe cariche d'oro che gli archeologi pensano possano appartenere ad un "Antico principe iberico e a degli aristocratici".

Tutto ebbe inizio nel 2013 quando un team di archeologi e storici tra cui María del Rosario García Huerta, Francisco Javier Morales Hervás e David Rodríguez González iniziarono a indagare sulla necropoli di Alarcos che portò alla scoperta di 25 tombe di aristocratici guerrieri iberici situati in un'antica Città risalente alla fine del VI secolo a.C.

Origini e contenuti delle tombe

Gli archeologi hanno recuperato "320 oggetti" nelle tombe, di cui il nove percento è stato realizzato con l'oro. Gli specialisti stanno teorizzando che una tomba potesse appartenere a un principe "per via dei grandi blocchi di pietra scolpita usati per costruirla". Il dottor Rodriguez ha affermato che "non può essere una coincidenza il fatto che la maggior parte delle tombe più ricche nella necropoli di Alarcos, attribuita a guerrieri aristocratici, provenga da questo preciso periodo o dopo".

Un articolo di El Pais afferma che le nuove scoperte degli archeologi forniscono "di prima mano le abitudini della tribù degli Oretani che viveva sulla superficie del Manchego". Due delle tombe appartenevano a donne sepolte con armi e una tomba conteneva oltre "450 ossa di pecora", il che, secondo i ricercatori, indica che il sacrificio di animali faceva parte del rituale e della cerimonia di sepoltura.

Alcuni credono che la tribù degli Oretani parlasse una lingua iberica, ma altri sostengono che parlassero una lingua celtica simile ai Celti iberici.

Scavando nel mondo antico

La collina di Alarcos si trova sulla riva sinistra del fiume Guadiana ed è uno dei siti più spettacolari nella provincia di Ciudad Real, misura circa 22 acri (54 ettari) e praticamente fornisce una approfondita conoscenza del nostro passato dall'età del bronzo attraverso i periodi romano e visigoto fino alle invasioni musulmane della penisola iberica della fine del VIII secolo.

I ricercatori hanno affermato che la necropoli di Alarcos potrebbe contenere il prezioso luogo di riposo di un principe che combattè contro il generale cartaginese Amilcare Barca nel III secolo a.C. David Rodriguez è professore di preistoria all'università di Castilla-La Mancha e ha dichiarato al quotidiano spagnolo El Espanol che "i ricercatori dovevano ancora stabilire il ruolo svolto dai sepolti durante la campagna di Amilcare nell'antica Iberia".

Un articolo di Ancient Origins del 2017 racconta l'intera storia delle battaglie di Amilcare Barca, che era un "leader carismatico cartaginese" e padre del famoso Annibale. Appiano di Alessandria scrisse che la tribù degli Oretani rimase indipendente fino alla fine del III secolo a.C., quando il loro potente re Orison fu sconfitto nella battaglia di Helicen nel 228 a.C.

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