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giovedì 11 agosto 2016

Antiche latrine forniscono la prima prova della presenza di malattie infettive che si diffondevano mediante la Via della Seta


Un'antica latrina situata nei pressi di un deserto della Cina nord-occidentale, ha fornito la prima prova archeologica che i viaggiatori che percorrevano la Via della Seta, erano responsabili della diffusione di malattie infettive lungo grandi distanze del percorso 2.000 anni fa.

I ricercatori di Cambridge, Hui-Yuan Yeh e Piers Mitchell, hanno studiato al  microscopio le feci conservate su antichi 'bastoni per l'igiene personale' (utilizzati per pulirsi le feci dall'ano) usati nelle latrine di quella che era una grande stazione di transito della Via della Seta ai margini orientali del Tarim Basin, una regione che contiene il deserto del Taklamakan. Si pensa che la latrina sia datata al 111 aC (Dinastia Han) e sia stata in uso fino al 109 dC.

I ricercatori hanno scoperto delle uova provenienti da quattro specie di vermi parassiti (elminti) presenti nelle feci: ascaridi (Ascaris lumbricoides), tricocefali (Trichuris trichiura), la tenia (Taenia sp.), e un parassita asiatico del fegato (Clonorchis sinensis).

Clonorchis sinensis è un verme piatto parassita che provoca dolore addominale, diarrea, ittero e cancro al fegato. Esso ha bisogno di aree ben irrigate o zone paludose per completare il suo ciclo di vita. La stazione di rifornimento Xuanquanzhi era situata all'estremità orientale dell'arido Bacino di Tarim, un'area che ospita il temibile deserto di Taklamakan. Clonorchis sinensis non avrebbe potuto essere endemico di questa regione arida.

Infatti, in base alle attuali zone di prevalenza della Clonorchis sinensis, la sua area endemica più vicina alla posizione della latrina è Dunhuang che si trova a circa 1.500 km di distanza, e la specie è più comune nella provincia di Guandong - che si trova a circa 2.000 chilometri da Dunhuang.

I ricercatori della University of Cambridge's Department of Archaeology and Anthropology, che hanno condotto lo studio, suggeriscono che i viaggiatori infettati da Clonorchis sinensis devono aver camminato su una distanza enorme, e suggeriscono che la scoperta fornisce la prima prova attendibile di viaggi su lunga distanza con una malattia infettiva lungo la Via della Seta.

I risultati sono stati pubblicati oggi sul Journal of Archaeological Science: Reports.

"Quando ho visto per la prima volta l'uovo di Clonorchis sinensis al microscopio sapevo che avevamo fatto una scoperta epocale", ha detto Hui-Yuan Yeh, uno degli autori dello studio. "Il nostro studio è il primo ad utilizzare testimonianze archeologiche provenienti da un sito sulla Via della Seta per dimostrare che i viaggiatori portavano con se malattie infettive anche per enormi distanze."

La Via della Seta è venuta alla ribalta durante la dinastia Han in Cina (202 aC - 220 dC) quando  mercanti, esploratori, soldati e funzionari governativi viaggiavano tra l'Asia orientale e la regione Medio Orientale del Mediterraneo.

I ricercatori avevano già intuito in precedenza che malattie come la peste bubbonica, l'antrace e la lebbra potevano essere state diffuse dagli antichi viaggiatori lungo la leggendaria via commerciale, questo perchè ceppi simili sono stati trovati in Cina e in Europa.

"Fino ad ora non era stata trovata alcuna prova che la Via della Seta fosse responsabile per la diffusione di malattie infettive. Queste avrebbero potuto diffondersi tra la Cina e l'Europa attraverso l'India a sud, o attraverso la Mongolia e la Russia a nord," dice il direttore dello studio Piers Mitchell.

Il team di Cambridge ha lavorato a fianco dei ricercatori cinesi Ruilin Mao e Hui Wang del Gansu Institute for Cultural Relics and Archaeology, che ha originariamente scavato le antiche latrine e la stazione di transito nella  in Provincia di Ganzu .

Questa tappa era molto popolare sulla Via della Seta con i viaggiatori che soggiornavano qui e funzionari di governo che utilizzavano il servizio di cambio dei cavalli e di posta. Mentre stava scavando la latrina, la squadra cinese ha trovato i bastoni usati per l'igiene personale che avevano un panno avvolto intorno un'estremità.

Ha aggiunto Mitchell: "Trovare le prove della presenza di queste specie nella latrina indica che un viaggiatore era venuto qui da una regione della Cina con molta acqua, dove il parassita era endemico. Questo dimostra scientificamente per la prima volta che i viaggiatori lungo la Via della Seta sono stati davvero responsabili della la diffusione di malattie infettive, lungo questo percorso in passato".

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