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mercoledì 9 marzo 2016

I tirannosauri erano una specie invasiva



Un nuovo studio suggerisce che il "re dei dinosauri", non era un nativo del Nord America, come molti esperti avevano pensato in precedenza.

Invece, il Tirannosauro gigante era probabilmente una specie invasiva proveniente dall'Asia che si è dispersa nel Nord America occidentale, una volta che l'occasione si è presentata.

"E' possibile che T. rex fosse una specie immigrata proveniente dall'Asia," ha detto il co-ricercatore Steve Brusatte, paleontologo presso l'Università di Edimburgo, in Scozia. Ma ha ammonito che la notizia non è necessariamente una grande scoperta, e che sono necessarie ulteriori ricerche per dirlo con certezza.

T. rex è uno dei più grandi mangiatori di carne mai vissuti sulla Terra, ma si sa relativamente poco circa il suo albero genealogico. In uno studio pubblicato all'inizio di questo mese, Brusatte e Thomas Carr, professore associato di biologia presso il Carthage College in Wisconsin, hanno analizzato 28 differenti specie di Tirannosauro e costruito un albero genealogico, annotando all'incirca quando e dove ogni specie è vissuta.

Le prove fossili sono carenti, ma i ricercatori sospettano che i predecessori dei Tirannosauri vivessero sul supercontinente Pangea, che ha cominciato a rompersi circa 200 milioni di anni fa, durante il periodo Triassico. Questo spiegherebbe perché Tirannosauri fossili sono stati trovati in diversi continenti, tra cui Asia, Nord America occidentale (chiamato Laramidia al tempo), Nord America orientale (Appalachia) e in Europa, ha detto Carr.

Col passare del tempo, i Tirannosauri si sono evoluti nei rispettivi luoghi, il che significa che i Tirannosauri dell'Asia sono cresciuti in maniera diversa rispetto a quelli del Nord America. Ma, circa 67 milioni di anni fa, il canale tra Asia e Nord America si è chiuso, lasciando un ponte di terra tra i due continenti.

Forse T. rex ha usato questo percorso in Nord America, ha detto Carr. I ricercatori hanno scoperto innumerevoli T. rex fossili nella parte occidentale del Nord America, ma una attenta analisi delle loro caratteristiche scheletriche suggerisce che erano asiatici di origine.

In realtà gli scienziati hanno scoperto che  T. rex è strettamente legato a due tirannosauri asiatici, Tarbosaurus e Zhuchengtyrannus.

"Tarbosaurus è la versione asiatica del T. rex", ha detto Brusatte a Live Science in una e-mail. "Oppure, si potrebbe dire che T. rex è la versione nordamericana di Tarbosaurus. Sono così simili in termini di dimensioni e proporzioni. I muscoli della loro mascella e i denti massicci sono molto simili in spessore e ci sono anche similitudini in molti piccoli particolari delle ossa del loro cranio."

Zhuchengtyrannus Magnus è anch'esso simile al T. rex, anche se è un parente più lontano, hanno detto Brusatte e Carr.

L'invasione asiatica

Il T. rex è vissuto da circa 67 a 65 milioni di anni fa, estinguendosi quando un asteroide lungo 6 miglia (10 chilometri) colpì la Terra e uccise tutti i dinosauri non volanti.

Durante questo periodo, il mostro da 7 tonnellate che era il T. rex si diffuse dalla moderna Alberta in Canada al Texas. Un grande mare presente all'epoca nel mezzo del Nord America ha impedito al T. rex di raggiungere la costa orientale, hanno detto i ricercatori. Prima che il T. rex invadesse il Nord America, presumibilmente dall'Asia, altri tirannosauri avevano già vissuto in Nord America occidentale, ma erano scomparsi e  poco dopo T. rex è arrivato sulla scena.

Non è chiaro il motivo per cui questi grandi tirannosauri si estinsero, ma T. rex può aver giocato un ruolo nella loro sparizione, hanno detto i ricercatori.

"Indipendentemente da dove il T. rex provenisse, quando si studia la documentazione fossile, sembra si debba considerarlo subito come una specie invasiva", ha detto Brusette. "E' salito al vertice della catena alimentare buttando fuori a gomitate tutti i concorrenti - o forse sarebbe meglio dire sfruttando la sua superiore potenza, siccome le loro braccine patetiche non avevano grandi gomiti."

La nuova scoperta contraddice studi precedenti, alcuni dei quali dicono che il T. rex è il culmine di decine di milioni di anni di evoluzione dei dinosauri in America del Nord.

"Questo è anche un buon esempio di come i diversi alberi genealogici possono implicare
cose diverse circa l'evoluzione", ha detto Brusatte. "Questo è il motivo per cui passiamo così tanto tempo a costruire alberi genealogici per i gruppi fossili: ci dicono come le diverse specie sono legate le une alle altre, che poi ci permettono di tirare fuori le loro storie evolutive, allo stesso modo costruire genealogie per le specie di ominidi ci dice come i nostri antenati hanno portato a noi".

Lo studio è stato pubblicato sul numero on-line del 2 febbraio della rivista Scientific Reports.


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