Pagine

sabato 6 febbraio 2016

Perché si dice “boicottare qualcuno”?


Il termine boicottaggio vuol dire ostacolare e isolare con azioni individuali o collettive l’attività di una persona, di un gruppo, di un’azienda o di uno Stato che si comporti in modo non conforme a principi etici o a diritti universali. Il termine si rifà a Charles Cunningam Boycott, amministratore terriero vissuto nel XIX secolo in Irlanda.

Boycott teneva comportamenti vessatori e cinici nei confronti delle condizioni di vita di contadini e braccianti suoi dipendenti al punto da scatenare la Lega dei braccianti locale che dette vita ad un’azione di rivalsa. Boycott venne isolato da vicini e compaesani, non fu più servito nei negozi, né ebbe più braccianti da ingaggiare, al punto che la terra inaridì e l’uomo fu licenziato.

Ma il governo inglese, non accettando l'insubordinazione irlandese, decise di intervenire, inviando una scorta militare per proteggere Boycott, che fu costretto comunque a lasciare l'Irlanda il 1º dicembre dello stesso anno.

Dal to boycott inglese hanno attinto i Francesi (boycotter), i Tedeschi (boykottieren) e gli Italiani (boicottare). Inizialmente il verbo boicottare aveva il significato più corretto di «mettere al bando» un commerciante colpevole, impedendogli appunto di commerciare. Il termine, nonostante il rifiuto dei puristi, ha continuato ad essere usato e ha finito con il significare «congiurare contro qualcuno o qualcosa», ostacolandone l'attività o la produzione, assumendo anche una valenza politica, riferita per esempio ad uno Stato produttore di determinati beni.

Oggi il verbo boicottare è entrato nell'uso comune e significa «ostacolare, escludere».

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...