Il ritrovamento alcuni anni fa di una
maschera facciale laminata d’argento sul luogo delle celebre
battaglia della foresta di Teutoburgo tra Romani e Germani del 9 d.C.
ha gettato nuova luce sull’utilizzo di questi ornamenti. In
precedenza si pensava infatti che queste maschere in dotazione alla
cavalleria romana avessero un uso funerario o da parata. Invece
precisi test hanno dimostrato che questi oggetti (anche di bronzo e a
volte formavano un tutt’uno con l’elmo) non intralciavano in battaglia il
cavaliere, il quale non potendosi riparare dietro ampi scudi li
utilizzava come protezione e anche per incutere timore nei
nemici.
La battaglia di Teutoburgo si svolse nell'anno 9 d.C. tra l'esercito romano guidato da Publio Quintilio Varo e una coalizione di tribù germaniche comandate da Arminio, capo dei Cherusci. La battaglia ebbe luogo nei pressi dell'odierna località di Kalkriese, nella Bassa Sassonia, e si risolse in una delle più gravi disfatte subite dai Romani: tre intere legioni (la XVII, la XVIII e la XIX) furono annientate, insieme a oltre a 6 coorti di fanteria e 3 ali di cavalleria ausiliaria.
Il materiale archeologico trovato sull'area della battaglia (su una
superficie complessiva di 5 per 6 km), era di oltre 4.000 oggetti di
epoca romana, tra cui spade, pugnali, parti di elmi e scudi, ma anche forcine, spille e fermagli a testimonianza del fatto che vi erano anche donne al seguito dell'esercito romano.
Fonte parziale Wikipedia
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