L’espressione “essere al settimo cielo” nel senso di essere al colmo della felicità e della gioia, deriva dalla concezione classica del sistema planetario fondata da Aristotele ed elaborata dall’astronomo Tolomeo (II sec. d.C.) che fu anche modello per Dante nella Divina Commedia. Secondo questo sistema la volta celeste era divisa in cieli (in un certo senso degli strati o piani) in cui si trovavano i pianeti e di cui il più esterno di quelli accessibili agli esseri umani era il settimo. Oltre questo cielo vi era il firmamento, riservato alla sfera dell’eterno e del divino.
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