La Caravella Portoghese (Physalia physalis) può sembrare una medusa ma in realtà è un sifonoforo, una colonia di 4 tipi diversi di polipi altamente specializzati che dipendono l'uno dall'altro per la sopravvivenza.
E' diffusa nei mari tropicali e sub-tropicali ma la si può trovare anche nel Mediterraneo ma solo nelle zone più calde.
E' composta da una sacca galleggiante di circa 15 cm che è un organismo e se' stante cui sono attaccati dei tentacoli lunghi fino a 50 metri costituiti da dei dattilozoidi deputati alla cattura delle prede le quali vengono poi dirette verso i gastrozoidi deputati alla digestione. Della riproduzione si occupano i gonozoidi.
I suoi tentacoli possiedono 10 diversi tipi di veleno e per alcuni di essi non si conosce l'antidoto. In persone particolarmente predisposte possono provocare paralisi o l'arresto cardiaco.
I suoi veleni sono composti da mix di peptidi con attività cardiotossiche e neurotossiche. Una delle tossine isolata è stata chiamata ipnotossina per via delle sua caratteristiche ipnotiche.
La puntura provoca un dolore lancinante che può provocare la perdita di coscienza. Sulla zona colpita si formano degli eritemi che si coprono di bolle. A questo segue ansia, angoscia, vomito e sensazione di morte imminente.
Le lesioni generalmente si risolvono con la formazione di cicatrici che possono durare anche mesi, mentre ansia, vomito e gli altri sintomi si risolvono nel giro di pochi giorni.
Se vengono colpiti gli occhi possono subentrare congiuntiviti anche gravi mentre le ferite possono infettarsi ed andare in necrosi.
Le tossine sono termolabili e a 55° C vengono inattivate.
Suggerimenti
In caso di puntura di questo organismo è meglio evitare bendaggi che incrementano il numero delle nematocisti che si attivano e di conseguenza aumenta la quantità di veleno iniettato.
Evitare il lavaggio con sostanze alcooliche o aceto che invece di ridurre il dolore, come nel caso di puntura di medusa, lo accentuano.
Il rimedio migliore sarebbe usare acqua calda per inattivare le tossine.
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