L’Islanda
è un’isola vulcanica di recente formazione (20 milioni di anni, si pensi che la
vicina Groendandia ha rocce di 3,9 miliardi di anni) ed è tuttora in via di
crescita. L’isola si trova proprio sopra la dorsale media Atlantica, che è
quella spaccatura che percorre tutto l’Oceano Atlantico e che è responsabile
della separazione di Europa e Africa dalle Americhe.
L’isola sta’ sopra un
“punto caldo” caratterizzato da attività eruttiva continua nel tempo. Questo ha
permesso la nascita dell’isola. A conferma dell’intensa attività nella zona, va
detto che nel 1963, poco distante dalle coste islandesi, emerse un’intera nuova
isola: Surtsey. L’Islanda (la cui estensione è un terzo di quella italiana)
conta circa 130 vulcani attivi, alcuni dei quali eruttano ogni 10 anni.
L’Islanda quindi è un frammento emerso dell’immensa catena montagnosa
conosciuta come dorsale medio-atlantica
che divide a metà l’oceano Atlantico. Prova di questo è che i rilievi effettuati
sull’intero territorio del paese rilevarono un fenomeno assai curioso:
più ci si allontana dal centro dell’isola e più le Formazioni
geologiche sono antiche, inotre le rocce situate ad una stessa distanza dal nucleo centrale risalgono alla stessa epoca.
I vulcani più attivi, nonché più noti, sono l'Hekla, il Grímsvötn e il Katla, che hanno avuto più o meno 20 eruzioni ciascuno. Tuttavia, i ghiacciai che ricoprono questi vulcani sono spesso soggetti a scioglimento a causa delle attività vulcaniche all'interno delle loro caldere. L'ultimo grande scioglimento si è verificato nel 1996, quando il Grímsvötn, coperto per gran parte dal Vatnajökull, ne sciolse 3 km³
Nessun commento:
Posta un commento