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mercoledì 6 marzo 2013

Perchè l’Islanda ha tanti vulcani attivi?


L’Islanda è un’isola vulcanica di recente formazione (20 milioni di anni, si pensi che la vicina Groendandia ha rocce di 3,9 miliardi di anni) ed è tuttora in via di crescita. L’isola si trova proprio sopra la dorsale media Atlantica, che è quella spaccatura che percorre tutto l’Oceano Atlantico e che è responsabile della separazione di Europa e Africa dalle Americhe. 

L’isola sta’ sopra un “punto caldo” caratterizzato da attività eruttiva continua nel tempo. Questo ha permesso la nascita dell’isola. A conferma dell’intensa attività nella zona, va detto che nel 1963, poco distante dalle coste islandesi, emerse un’intera nuova isola: Surtsey. L’Islanda (la cui estensione è un terzo di quella italiana) conta circa 130 vulcani attivi, alcuni dei quali eruttano ogni 10 anni.

L’Islanda quindi è un frammento emerso dell’immensa catena montagnosa conosciuta come dorsale medio-atlantica che divide a metà l’oceano Atlantico. Prova di questo è che i rilievi effettuati sull’intero territorio del paese rilevarono un fenomeno assai curioso: più ci si allontana dal centro dell’isola e più le Formazioni geologiche sono antiche, inotre le rocce situate ad una stessa distanza dal nucleo centrale risalgono alla stessa epoca. 

I vulcani più attivi, nonché più noti, sono l'Hekla, il Grímsvötn e il Katla, che hanno avuto più o meno 20 eruzioni ciascuno. Tuttavia, i ghiacciai che ricoprono questi vulcani sono spesso soggetti a scioglimento a causa delle attività vulcaniche all'interno delle loro caldere. L'ultimo grande scioglimento si è verificato nel 1996, quando il Grímsvötn, coperto per gran parte dal Vatnajökull, ne sciolse 3 km³

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