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giovedì 22 febbraio 2018

Il conflitto tra maschi e femmine potrebbe sostituire l'evoluzione di nuove specie

Nuove ricerche mostrano che maschi e femmine della stessa specie possono evolversi per essere così diversi da impedire ad altre specie di evolversi o colonizzare un habitat, sfidando le teorie di vecchia data sul modo in cui la selezione naturale guida l'evoluzione della biodiversità.

Secondo la teoria della selezione naturale di Darwin, introdotta per la prima volta nel suo libro "Sull'origine delle specie" (1859), nuovi ambienti come montagne e isole con cibo e habitat in abbondanza offrono alle specie l'opportunità ecologica di colonizzare un'area utilizzando tali risorse.


Una nuova ricerca che viene dal Regno Unito ha dimostrato che esattamente lo stesso meccanismo di evoluzione che crea nuove specie opera anche all'interno della stessa specie quando maschi e femmine competono per le risorse ecologiche disponibili in diversi habitat, come aree cespugliose o zone pietrose con cibo abbondante. Il conflitto tra i sessi può portare al fenomeno di uno dei sessi che diventa più grande, più colorato o si adatta a mangiare cibo diverso, proprio come un processo tradizionale di evoluzione per selezione naturale può condurre un progenitore a dividersi in due specie diverse.

Questo processo di evoluzione tra i sessi espande la biodiversità dell'area - uno sviluppo che i biologi evoluzionisti pensavano in precedenza si verificasse solo quando aumentava il numero di specie diverse che utilizzavano risorse o "nicchie" differenti. Questa nuova ricerca sfida quell'ipotesi, dimostrando che diverse specie e diversi sessi della stessa specie possono occupare queste nicchie.

Questa nuova ricerca, che ha esplorato l'evoluzione delle lucertole nelle Ande cilene e nella Patagonia argentina, mostra che i sessi diversi della stessa specie possono occupare anche nicchie diverse, il che significa che le nuove specie sono attivamente impedite nell'evoluzione. Questo perché non c'è un nuovo ambiente da occupare - una condizione necessaria perché nuove specie si evolvano secondo la teoria di Darwin della selezione naturale.

Condotto da accademici delle Università di Lincoln, Exeter e Sheffield, lo studio ha dimostrato che la biodiversità può ora essere vista come la creazione di nuove specie diverse tra di loro o, come la creazione di sessi differenziati che diventano abbastanza distinti l'uno dall'altro da essere equivalenti a specie diverse considerato il modo in cui "saturano" le nicchie ecologiche.

Il dott. Daniel Pincheira-Donoso, professore incaricato di biologia evoluzionistica presso la Scuola di scienze della vita dell'Università di Lincoln e ricercatore capo dello studio, ha dichiarato: "La nostra ricerca ha raccolto prove di questo fenomeno intrigante che è quello secondo cui l'evoluzione dei sessi all'interno di una specie potrebbe sostituire l'evoluzione di nuove specie, e questo aggiunge un nuovo livello alla nostra comprensione dell'evoluzione della biodiversità.

"È importante sottolineare che la diversità della vita sul nostro pianeta si applica non solo all'evoluzione di specie diverse, ma anche all'evoluzione indipendente di maschi e femmine all'interno della stessa specie, che potenzialmente ha implicazioni molto importanti".

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