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domenica 14 dicembre 2014

Perché i loggionisti sono importanti nell’opera lirica?


Il loggione, nei teatri lirici, corrisponde all’ordine di posti ricavati sopra i palchi, quindi lontani dal palcoscenico e di minor prezzo, dove oltre alle poltroncine sono disponibili posti in piedi in vendita poco prima dell’inizio dello spettacolo. Per tradizione fra i loggionisti si trovano i maggiori esperti di melodramma (a volte costituiti in associazioni e club) che spesso stringono rapporti personali con gli interpreti. Non di rado gli atteggiamenti del “loggione” (per tradizione sempre “rumoroso”) condizionano il successo della messa in scena di un’opera.

La letteratura operistica è ricchissima di esempi che hanno riguardato cantanti anche molto famosi.
Uno degli episodi passati oramai alla storia interessò il soprano Katia Ricciarelli, quando, nel 1989, durante una recita di Luisa Miller, fu pesantemente fischiata dal Loggione del Teatro alla Scala di Milano. Non è mai stato del tutto chiarito se quei fischi scaturissero, per intero, da effettivi demeriti della cantante, oppure fossero alimentati, in parte, dall'ostilità di alcuni melomani "ortodossi" verso un'artista rea, ai loro occhi, d'aver profanato la nobile arte lirica che essa incarnava, sposando il più popolare conduttore della televisione italiana, cioè Pippo Baudo. La Ricciarelli prese molto male quei fischi e, rivolta ai suoi feroci oppositori, gridò: «Dio vi stramaledica!». Il caos in teatro, inevitabilmente, crebbe, al punto che lo stesso Pippo Baudo, visibilmente alterato, ebbe un alterco con uno dei loggionisti e gli diede uno schiaffo.

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