La frase “piangere lacrime di
coccodrillo” vuol dire pentirsi in modo falso e tardivo di uno
sbaglio commesso: in sostanza comportarsi da ipocriti.
Nella tradizione della Grecia antica, un'espressione simile era "lacrime megaresi", riferita all'indole degli abitanti di Megara, ritenuti falsi e ipocriti dagli ateniesi.
Il detto nasce
dall’antica credenza popolare secondo la quale il grande rettile
lacrimerebbe dopo aver divorato la propria preda come se ne fosse
pentito. In verità, i coccodrilli lacrimano, talvolta anche in modo vistoso, per
motivi puramente fisiologici: tali lacrime hanno lo scopo di ripulire il
bulbo oculare e lubrificarlo in modo da facilitare il movimento della
seconda palpebra che lo protegge.
Esistono diverse varianti di questo mito; spesso la credenza è riferita
in modo specifico al caso di coccodrilli che divorano prede umane, ma in
alcuni casi viene anche riportato che a piangere sarebbe la femmina di
coccodrillo che ha appena divorato i propri piccoli.
In realtà la femmina di coccodrillo depone le uova sulla
terraferma e dopo la nascita dei piccoli li trasporta in acqua, al sicuro
dai predatori, utilizzando nel fare questo la bocca, e durante questa operazione, la
lacrimazione aumenta di intensità.
Fonte Wikipedia
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