La scala Richter, in uso per misurare
la potenza dei terremoti fu ideata nel 1935 dal fisico USA Charles
Francis Richter (1900-1985) in collaborazione con Beno Gutenberg (1889-1960), entrambi del California Institute of Technology. Diversamente dalla scala Mercalli, usata
fino a metà del XX secolo e basata sulla percezione umana del
fenomeno e sui danni ai manufatti, la Richter misura l’energia
sprigionata dal sisma con calcolo matematico che ha come grandezza la
magnitudo, basata sull’ampiezza delle onde sismiche
registrate dai sismografi.
La scala era stata originariamente studiata solo per essere usata in una particolare area della California e solo su sismogrammi registrati da un particolare modello di sismografo: quello a torsione di Wood-Anderson.
La scala va da 0 a 10, grado di intensità
finora mai misurato. La massima potenza finora registrata
strumentalmente è di 9.5 scatenata dal terremoto cileno del 1960.
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